Limone di Siracusa IGP – Approfondimenti

Il Limone di Siracusa IGP è un agrume della specie botanica Citrus limon L. Burm, cultivar Femminello e suoi cloni, nelle tipologie: Primofiore, Bianchetto o Maiolino (o limone primaverile), Verdello (o limone d’estate).

Storia

La pianta del limone iniziò ad essere coltivata in maniera intensiva nel siracusano a partire dal XVII secolo ad opera dei Padri Gesuiti, esperti coltivatori. Il limone divenne una delle principali fonti di sostentamento del territorio e nel 1891 la produzione raggiunse circa 11.600 tonnellate di prodotto. Visto il successo della coltivazione, nell’area iniziarono a nascere aziende che lavoravano questi frutti per ricavare l’agro-cotto, il citrato di calcio e l’acido citrico. Si iniziò a commercializzare il prodotto anche all’estero, soprattutto negli Stati Uniti e in Inghilterra. La coltura del limone del siracusano è rimasta, fino ad oggi, uno dei fiori all’occhiello dell’economia locale.

Metodo di produzione

I sesti di impianto devono avere una densità massima di 400-500 piante per ettaro o di 850 unità nel caso di sesti dinamici. Gli impianti possono essere curati con metodo convenzionale, integrato oppure biologico. Tutte le operazioni colturali vanno eseguite in modo tale che si mantenga il giusto equilibrio e sviluppo della pianta, che deve sempre essere soggetta ad una corretta aerazione ed esposizione al sole. La raccolta dei frutti è manuale ed è effettuata, direttamente dalla pianta, con l’ausilio di forbicine per il taglio del peduncolo e si esegue in periodi diversi: a partire dal primo ottobre fino al 14 aprile per il Primofiore; dal 15 aprile al 30 giugno per il Bianchetto o Maiolino; dal primo luglio al 30 settembre per il Verdello.

Zona di produzione

La zona di produzione del Limone di Siracusa IGP comprende tutto o parte del territorio amministrativo dei comuni di Augusta, Melilli, Siracusa, Noto, Avola, Rosolini, Floridia, Priolo Gargallo, Solarino e Sortino in provincia di Siracusa, nella regione Sicilia.

Aspetto e sapore

Il Limone di Siracusa IGP presenta caratteristiche differenti a seconda della tipologia. Il Primofiore infatti ha pezzatura medio-grande, forma ellittica, buccia e polpa di colore variabile dal verde chiaro al giallo-citrino e succo giallo citrino. Il Bianchetto o Maiolino ha pezzatura grande, si presenta ellittico od ovoidale, buccia giallo chiaro, polpa gialla e succo giallo-citrino. Il Verdello, mediogrande, ha forma ellittico-sferoidale, buccia colore verde chiaro, mentre succo e polpa sono giallo-citrino.

Gastronomia

Il Limone di Siracusa IGP va conservato in frigorifero o in luogo fresco e asciutto. La temperatura ideale di conservazione va da 6 a 12°C. Le caratteristiche del succo (come la resa, il contenuto di vitamina C e di acido citrico) nonché le peculiarità dei suoi oli essenziali (ricchi di aldeidi quali il nerale e il geraniale) lo rendono particolarmente adatto nella preparazione di dolci, sorbetti e gelati. La buccia può essere utilizzata in moltissime bevande come tè, acqua tonica o drinks. In cucina si apprezza anche su primi e secondi piatti sia a base di pesce che di carne. È usato infine per la preparazione di prodotti da forno e liquori.

Commercializzazione

Il prodotto è immesso in commercio come Limone di Siracusa IGP, nelle tipologie: Primofiore, Bianchetto o Maiolino, Verdello. Grazie alla scalarità delle tre tipologie è disponibile sul mercato tutto l’anno anche se il periodo di vendita più rilevante va comunque dal mese di ottobre al mese di maggio. Può essere commercializzato sfuso oppure confezionato in idonei contenitori di cartone, legno, plastica oppure in reti e borse con banda plastica attaccata alla rete. Le categorie commerciali sono esclusivamente la Extra e la Prima.

Nota distintiva

Il Limone di Siracusa IGP si distingue dagli altri per l’elevata succosità, la ricchezza di ghiandole oleifere nella buccia e l’alta qualità degli oli essenziali. è inoltre un ottimo dissetante, aromatico, ricchissimo di vitamina C e di sali minerali.

Fonti

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