Il Limone Interdonato di Messina IGP – Approfondimenti

L’Interdonato è una pianta di limone ottenuta dall’innesto tra Cedro e Limone.

Storia

L’innesto sarebbe stato attuato verosimilmente negli anni compresi tra il 1875 e il 1880 dal colonnello Giovanni Interdonato (nell’immagine a destra) nel suo agrumeto in contrada Reitana di Alì Terme, centro lungo la fascia costiera jonica della provincia di Messina.

Appassionato agrumicoltore, l’ufficiale eseguì circa 200 innesti ad occhio su piante di melangolo, introducendo ad di sotto della incisione a T, praticata sul soggetto, uno scudetto costituito da due semigemme coincidenti perfettamente ed unite nel senso longitudinale, e cioè una semigemma di cedro e l’altra di limone.

Vi sono molteplici teorie secondo le quali il carattere autoctono della cultivar Interdonato è, comunque, da attribuirsi ad una combinazione di fattori naturali ed antropici peculiari dell’areale di coltivazione e non riproducibili altrove.

Caratteristiche organolettiche

Le caratteristiche del frutto sono la pezzatura medio-elevata, compresa tra 80 e 350 grammi, la forma tipicamente ellittica con umbone pronunciato e cicatrice stilare poco depressa; l’epicarpo sottile, poco rugoso con ghiandole oleifere distese; il colore che all’inizio della maturazione commerciale è verde opaco per poi virare sul giallo, la polpa, di colore giallo, tessitura media e deliquescente con semi rari o assenti ed il succo, infine, con resa non inferiore al 25% e acidità totale inferiore al 5% (nella foto a destra, foglie e frutti interi e divisi).

Areale di produzione

La zona di produzione tradizionale comprende i comuni di Messina, Scaletta Zanclea, Itala, Alì, Alì Terme, Nizza di Sicilia, Roccalumera, Fiumedinisi, Pagliara, Mandanici, Furci Siculo, S. Teresa di Riva, Letojanni, S. Alessio Siculo, Forza D’Agrò, Taormina, Casalvecchio Siculo, Giardini Naxos e Savoca.

Raccolta

La raccolta avviene dal 1° settembre al 15 aprile con l’utilizzo di forbici, al fine di evitare il distacco della porzione calicina. La resa in prodotto fresco è compresa tra 80 e 130 chili per pianta.

Il Limone Interdonato ha colonizzato e caratterizzato in modo naturale l’areale ionico-messinese, che si contraddistingue per particolari e peculiari elementi pedologici, orografici, climatici ed ambientali.

Grazie a tali caratteristiche l’Interdonato presenta un frutto invernale con un ritmo di accrescimento molto elevato ed un periodo di maturazione molto precoce, che consente la sua immissione al consumo già da settembre, sfruttando i vantaggi economici derivanti dall’assenza di offerta di prodotti sostituibili.

La coltivazione del Limone Interdonato ha rivestito e riveste tuttora una grande importanza sociale ed economica per tutto il territorio.

Il Limone Interdonato Messina Jonica IGP

Per queste ragioni il Limone ha ottenuto l’IGP con la denominazione Limone Interdonato Messina Jonica in base al Regolamento CEE n. 1081 (pubblicazione sulla GUCE L. 295 del 12 novembre 2009).

Per la sua tutela e valorizzazione nel 2002 a Nizza di Sicilia (provincia di Messina) è stato costituito il Consorzio di tutela del Limone Interdonato di Sicilia.

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